Per 200 g di pasta | |||
2 | manciate | ciccioli di maiale | |
2 | hg | pancetta coppata | |
passata di pomodoro | o sugo, o pomodorino fresco maturo | ||
cipolla | |||
Pepe | |||
sale | |||
olio | |||
burro | |||
1 | spruzzata | vino bianco secco | |
Pecorino | romano o sardo, di media stagionatura | ||
In un tegame largo che possa poi accogliere la pasta da condire, a freddo mettere almeno 3--4 cucchiai di olio (l'``occhio" è quello che mi regola, come al solito), una bella noce di burro, un'intera cipolla affettata ma non a velo un filo meno sottile, la pancetta coppata affettata e tagliata successivamente fino ad ottenere dei quadratini o rettangolini di 1 cm di larghezza (è più difficile da spiegare che da fare!) ed i ciccioli.
Far rosolare per benino ma a fuoco moderato, alzare la fiamma e spruzzare di vino bianco lasciando evaporare per benino quindi aggiungere il pomodoro. Se si desidera una cosa più veloce usare la passata, altrimenti quello fresco che resta più ruspante e meno ``scatoloso". A giusta consistenza aggiungere per legare il Pecorino che deve essere morbido e grattato non sottile come il classico parmigiano ma a micropalline morbide. Aggiustare, ma solo a questo punto, di sale e Pepe senza esagerare (dovrebbe essere già saporito!)
Si accompagna a spaghettoni lunghi fatti a mano alla chitarra meglio se freschi che vengono gettati in padella e fatti saltare brevemente ``irrorando" ancora con il Pecorino.
Una seconda versione, molto più ``soft" prevede che il sugo sia frullato o comunque reso cremoso e venga aggiunta della panna (a seconda de gusto) fino ad ottenere una salsa densa e rosso-rosata. In tal caso si serve molto bene su ravioli o cappelletti con ripieno di carne
Provenienza: Augusto Lovagnini-Scher (FidoNet) 31/01/1993